BA Piemonte: Un appuntamento annuale molto speciale
Una toccante lettera iniviata al nostro direttore generale Marco Lucchini dal direttore del BA Piemonte. Ve la facciamo leggere integralmente, così come l'abbiamo ricevuta.
Premessa
Venerdì 18/06 c'è stata la cena al BA Piemonte. É l'appuntamento annuale con i volontari della sede principale di Moncalieri. Un evento di mezza estate molto sentito e richiesto per rinsaldare motivazioni e amicizie. Interamente autogestita, erano presenti quasi tutti gli 80 volontari, i direttori delle sedi periferiche e qualche ospite. Si è svolta all'aperto, aiutati dalla magnifica serata e...non se ne andavano più! Ciao, Roby
Lettera del Presidente del BA Piemonte
Caro Direttore,
Venerdì 18 u.s., si è svolta la “cena sociale” del Banco Alimentare del Piemonte, nella sede principale di Moncalieri.
A mio parere la si è vissuta, per la prima volta, con questa intensità, come una vera e commovente festa di umanità che desidero raccontare, anzitutto per la sorpresa che ha generato in me.
E’ iniziata con un trionfo gastronomico grazie al nostro volontario-cuoco, personaggio dalla generosità senza pari, che ha chiesto la collaborazione di altri suoi amici bravi in cucina quanto lui. Forte la tentazione di metter su una “piola” d’eccezione con ricavati da devolvere al nostro Banco Alimentare!!!
Durante la serata, mentre ringraziavo i volontari e i dipendenti per il loro impegno, mi sono accorto di quanto mi fossi profondamente affezionato a ciascuno di loro e di quanto il Banco Alimentare siano “loro”, con la loro dedizione e gratuità, e quanto questa esperienza abbia cambiato me, attraverso la pazienza del cammino , il ricominciare sempre, l’attenzione anche all’ultimo in ordine gerarchico ma indispensabile per la bellezza a cui si tende. Mi sono accorto che la mia umanità è rifiorita e si apriva a orizzonti nuovi.
Il nostro giovane assunto ex detenuto ha conseguito con ottimi voti il diploma per il biennio al liceo scientifico serale: da dietro alle sbarre, questo ragazzo intelligente e capace e che nessuno avrebbe forse mai preso, è arrivato ad avere un lavoro, una casa, lo studio, e un luogo che è la sua famiglia.
E' accaduto perchè la sua libertà ha ceduto al bene che gli si è voluto. E io, a 53 anni, attraverso la dedizione a lui ho riscoperto la paternità, aprendomi a un modo nuovo e più profondo di voler bene ai miei tre figli. Già, il bene, ecco, forse è proprio questa la scoperta di stasera: questa propensione al bene che c’è dentro ognuno di noi, indomabile e bellissima, a prescindere da quello che combiniamo, ma così miracolosamente capace di far sorgere cose che se pensate non saremmo mai capaci di realizzare. E' un dono della nostra natura. Così, come parlando a una nostra giovane stagista che ha deciso di fermarsi con noi e a cui ho chiesto perché volesse fermarsi, confesso convinto perché non avesse trovato di meglio, con sorpresa mi son sentito dire le motivazioni profonde che l’hanno portata a questa scelta: ” sento di aver ricevuto molto e che in questo posto, attraverso il mio lavoro, posso dare molto anch’io”.
Non è forse questo il Banco Alimentare: riconoscere di avere molto ricevuto e donare qualcosa di noi stessi? Parlando con alcuni stasera mi accorgevo che per cert'uni questo aspetto era più profondo e consapevole, per altri era semplicemente riconoscere che il respiro di quell’istante era un dono, ma che importa, non ha lo stesso enorme valore?
Abbiamo chiuso notando la presenza di un capo della comunità peruviana che ci aiuta nella Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, si è pensato che la prossima cena la faremo con loro con uno scambio di esperienze gastronomiche e di “umanità”.
Chi l'avrebbe immaginato che spostando la montagna di scatole di pasta e latte avremmo vissuto questa caccia al tesoro?!
Grazie Salvatore, Cristiano, Vilma, Andrea, Alin, Aldo, Maurizio, Elda, Marzia ecc. ecc. per quello che mi permettete di vivere.
Un abbraccio
Roberto Cena
Presidente del Banco Alimentare del Piemonte